Urticarsi a Milano: il quartiere dell'Ortica
Risotto alle ortiche e coccinelle |
L'Ortica (Urtiga in dialetto milanese) è un quartiere alla
periferia nord-est di Milano non lontano da Lambrate. Nonostante
sia attraversato da numerosi snodi ferroviari e cavalcavia il quartiere è immerso in un'atmosfera
da paese agreste: stradine tranquille e appartate su cui si affacciano palazzi e simpatiche
case di ringhiera.
La simpatica casa dalle finestre che ridono, un film di Pupo Avati |
Ma perché quel nome cosi urticante? Pare che il nome derivi
dalle parole orto o ortaglia visto che la zona, un tempo vicina al fiume Lambro, era
adatta alle coltivazioni. In realtà la prima volta che compare il suo nome è in
un documento del 1696 in relazione a un’osteria, diventata poi la famosa Trattoria
del Gatto Nero, celebrata dai più illustri golosastri meneghini.
La notte in cui tutte le pantere sono nere |
Ci sono almeno 5 buoni motivi per i quali un dandy
metropolitano non può non venire all’Ortica.
1. 1.L’atmosfera
da ameno paesino di provincia. Fin dal tardo Ottocento l’Ortica fu un quartiere
popolare e proletario, abitato da numerosi ferrovieri e dagli operai della
vicina fabbrica dell’Innocenti. Il quartiere ha conservato, proprio per essere un triangolino
di case in mezzo a binari isolato dal resto della città, molto della sua
storia e delle sue tradizioni.
Giocare sui binari dell'alta velocità. Cosa può andare storto? |
2. 2. I murales del progetto Orme-Ortica Memoria portato avanti
dalle associazioni del quartiere. Il progetto ha realizzato finora una serie di una ventina di murales, che raccontano
la storia di Milano e del quartiere alla maniera di medievali “bibbie dei poveri” , solo dedicate a temi di attualità. Ci sono opere dedicate alla musica popolare, alla legalità con personaggi come Della Chiesa, Giorgio Ambrosoli, Walter
Tobagi, e poi calciatori, attori e via muraleggiando.
Murales in chiesa! Che degrado! |
3. 3"Ortica
in festa”, la festa del quartiere che si tiene tra settembre e ottobre. Tanti
gli eventi in programma: concerti, spettacoli teatrali, tornei di pallavolo e
calcetto, balli di gruppo. Mancano solo il peso del porcellino e il tombolone seguito
da lotteria.
4. 4. Un
desco apparecchiato con piatti tipici
delle tradizione gastronomica milanese in una delle numerose trattorie, osterie,
enoteche del quartiere. Tra le più buone e degne di nota ci sono la Cascina di
Cavriano, all’interno di un’ antica cascina, e la
Balera dell’Ortica, nell’edificio dell'ex dopolavoro ferroviario, ritrovo notturno per chi
vuole danzare.
Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus. |
5. 5. Il santuario di San Faustino e Giovita. La chiesa fu costruita alla fine del XI
secolo quando un manipolo di milanesi si trasferì qui per sfuggire al
saccheggio della città perpetrato dall’imperatore Federico Barbarossa. Il santuario
è ancora oggi meta di pellegrinaggi, anche se questo non è attestato da nessuna
fonte.
San Faustino è grande! San Giovita di più! |
Infine come non ricordare le persone e i personaggi che
passarono da qui? Enzo Jannacci, medico di base del quartiere, ma anche Dario
Fo, Strelher e Parenti non di rado si esibivano al Circolo culturale Cesare
Pavese.
Non possiamo inoltre scordarci di menzionare le disavventure
del palo della locale banda criminale cantate dallo stesso Jannacci; e nemmeno del
Mario ammazzato in bicicletta di Dario Fo e Ornella Vanoni; e non meno grave
sarebbe dimenticarsi infine di Nanni Svampa e della sua Rita dell’Ortiga.
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