Siamo alla frutta. 10 nomi in dialetto milanese da usare dal fruttivendolo


Siamo alla frutta. 10 nomi in dialetto milanese da usare al fruttivendolo

Dalle ubertose campagne che cingevano Milano provenivano numerosi frutti della terra che affluivano copiosamente nei variopinti mercati cittadini dove fra grida festose avveniva il lucroso commercio di frutta e verdura. Le contrattazioni avvenivano rigorosamente in dialetto milanese. È per questo che non potete non conoscere, anche solo per sfoggio erudito, almeno la terminologia base.


  • Fambrosa, cioè l'ottimo lampone. La parola deriva dal francese “frambroise”. Non sono pochi i termini in dialetto milanese che discendono dalla lingua di Balzac e Brigitte Bardot: solo a titolo di esempio si può ricordare l' articioch (carciofo, da artichaut) e  sacranon (perbacco, da Sacrè nom de Dieu)
    lampone
    La torta preferita di Balzac era quella ai lamponi, sebbene ciò non sia attestato da nessuna fonte

  • Mognaga. Piccola albicocca coltivata in Lombardia dal gusto molto dolce. La parola deriva dal latino “armeniaca” giacché si credeva che il prelibato frutto provenisse dall’Armenia.
    armenia
    Un tempo qui c'erano campi di albicocche a perdita d'occhio

  • Narànz brusch. Arancia dal sapore aspro e forte, come il celeberrimo cedragnolo.
    arancia
    Cedri, limoni, melangoli e inconfondibili, i cedragnoli

  • Portugàll. Detta anche Naranz de portugall, era un’agrume dolce e succoso. Molti di voi avranno già capito che si tratta di un frutto proveniente dalla terra dei lusitani.
    succo
    e di un portoghese prendi il succo...

  • Persech non era altro che la nobile pesca suddivisa poi in innumerevoli sottocategorie con zelo degno di un Linneo: codogn, gialdon, galbee, guiff, tacch, nos, quarantin, morellon, salvadegh, San Lorenz, San Giacom, San Martin, durigin…Proveniente dalla Persia, o forse dalla Cina. Ma nemmeno.
    pesca
    Molti tipi di pesche e molte tecniche di pesca

  • Magiostra, la fragola. Pare che andasse per i campi a raccogliere fragole indossasse, vuoi per vezzo vuoi per ripararsi dal solleone, un cappello di paglia, rigido, con cupola piatta detto per questo magiostrina. Uso entrata anche nell’italianoal suo comando deposi la maggiostrina su la mia lucida capigliatura (Panzini). 

  • Tomates erano detti i pomodori. Appare qui evidente l’apporto dello spagnolo, a sua volta influenzato dall’azteco. Provenienza: Messico
    pomodori
    Pomodori freschi

  •  Sgalfiòn era la ciliegia, non quella normale (detta scirega), ma quella di tipo durone, dal sapore dolcissimo. Mastro Ciliegia, che aveva il cuore duro e non era affatto dolce di carattere, non era un durone per intenderci.  
    ciligia

  • Loriòn, ovvero il simpatico mirtillo.

mirtilli
Mirtilli intortati
  • Pomm, la mela ovviamente. Ma se il pomm era chiamato “de terr” si trasformava come d’incanto nella patata
    mela
    La Fata Turchina trasforma Pinocchio in un tubero bitorzoluto



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