Il dialetto milanese: espressioni e proverbi che devi conoscere
Prima puntata
2. Ué ti, fa minga el barlafus! Espressione che si potrebbe tradurre con “Buon uomo a cui ho il dubbio piacere di rivolgermi, la prego di non fare il barlafus (cioè in altri termini il cialtrone, l'inaffidabile, il qualunquista, l'incapace, l'incompetente)”. Non esattamente un complimento.
Il dialetto milanese può contare una non trascurabile
tradizione letteraria che va dall’elogio alla città di Bonvesin de la Riva
(1240-1315) fino alle poesie di Carlo Porta (1775-1821) per arrivare
nel Novecento a influenzare i pastiche linguistici di Carlo Emilio Gadda.
Nel 1980 il Circolo
Filologico Milanese ha creato a beneficio degli appassionati, dei fanatici, dei maniaci del vernacolo meneghino persino una grammatica,
un manualetto di scrittura e un vocabolario cercando di rivitalizzare una
parlata ahinoi sempre meno capita e ancor meno usata.
Cionondimeno se abitate o studiate a Milano non potete fare a
meno di conoscere almeno qualche proverbio ed espressione in milanese da
sfoderare a proposito o a sproposito ad amici, parenti, fidanzati/e e financo a perfetti sconosciuti con l’aria di
chi sa perfettamente quel che dice divertendovi a misurare lo sconcerto e lo
smarrimento nei viso degli astanti. Quindi lasciare immediatamente la stanza con
fare misterioso senza aver dato la pur minima spiegazione sul significato delle
parole testè dette. Tres chic.
Prima di proseguire però è necessario conoscere alcune regole
sulla corretta pronuncia del milanese (che potete trovare anche a questo indirizzo https://it.babbel.com/it/magazine/espressioni-milanesi/)
- Il suono «u» si scrive «o» (es. tosa, pron. tusa)
- il suono «o» si scrive «ò» (es. giò, dòna, nò)
- il suono «ü» si scrive «u» (es. dur, pur, magutt)
- il suono «ö» si scrive «oeu» (es. fioeu, pron. eu francese)
- la «c» in fin di parola si pron. dolce (es. tucc, frecc)
- non si pron. la «z» sostituita dal suono «s» (es. piaza pron. piasa)
- in genere, si tende all’apertura delle vocali, in particolare della «e» (es. perché pron. perchè)
- le vocali raddoppiate in fin di parola, si pron. con un suono lungo e stretto (es. miee pron. miée)
1. Va’ a Bàgg a sonà l’orghén In italiano
significa letteralmente: “Va’ a Baggio a suonare l’organo.” E’ un sobrio invito rivolto solitamente a una persona
considerata dappoco a fare qualcosa di impossibile o più genericamente ad andare
a quel paese (e non intendo Baggio). Bisogna infatti sapere che la chiesa di
Baggio, ridente quartiere della periferia ovest di Milano, era ed è tuttora senza
organo (o meglio esso è semplicemente dipinto sul muro) e quindi per l'ingenua mentalità popolare
risultava impossibile suonare l’organo a Baggio.
Roberto Baggio, famoso organista italiano del XVIII secolo |
2. Ué ti, fa minga el barlafus! Espressione che si potrebbe tradurre con “Buon uomo a cui ho il dubbio piacere di rivolgermi, la prego di non fare il barlafus (cioè in altri termini il cialtrone, l'inaffidabile, il qualunquista, l'incapace, l'incompetente)”. Non esattamente un complimento.
Se state a sentire un barlafus la strada sarà a senso unico |
3.
Restà lì cóme quéll de la maschérpa ovvero “Rimanere lì come quello del
mascarpone” detto di chi palesa stupore e sbigottimento davanti a un fatto del
tutto imprevisto. Questa espressione risale
ai bei tempi antichi nei quali per importare in città generi alimentari dalla
campagna era fatto d'obbligo pagare gravosi dazi. Le cronache raccontano di un furbastro che per
evitare di pagare il fastidioso balzello fosse solito nascondere la mercanzia
sotto il grande cilindro che portava sulla testa (anch’essa probabilmente molto
grande). Duole però dire che un giorno lo sventurato incontrò sulla strada una bella signora. Il nostro damerino, totalmente
dimentico del mascarpone che aveva sotto il cappello, da testone quale era, si
levò tosto tosto il copricapo in segno di riverenza, con l’unico effetto di svelare alle
accorte guardie daziarie il suo abile trucco.
In attesa della seconda puntata ecco qui di seguito alcuni link utili
https://it.wikipedia.org/wiki/Baggio
https://it.wikipedia.org/wiki/Mascarpone
Metti le mele nel cappello e poi... |
Ta-da! Sorpresa! |
In attesa della seconda puntata ecco qui di seguito alcuni link utili
https://it.wikipedia.org/wiki/Baggio
https://it.wikipedia.org/wiki/Mascarpone
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