Milano nel cinema: i film poliziotteschi
Prima puntata
La
città di Milano a cominciare dagli anni Cinquanta è stato il set di numerosi
film come Miracolo a Milano (di Vittorio De Sica e vincitore della Palma d'oro a Cannes) e Totò, Peppino e… la malafemmina.
Dopo la stagione dei poliziotteschi negli anni
Settanta, a partire dagli
anni Ottanta proliferò la commedia in
salsa milanese di grande successo con personaggi che tutti conoscono: Renato
Pozzetto, Adriano Celentano, Diego Abatantuono, Aldo Giovanni e Giacomo.
In questa prima puntata di Milano nel cinema ci occuperemo fanciullescamente dei cosiddetti poliziotteschi, genere di film molto popolare negli anni ‘70 ma che tuttora può contare numerosi fan.
Annuale raduno dei fan dei film poliziotteschi |
I film poliziotteschi
"Questi sono i nostri due uomini migliori" |
Agli
albori del genere c’è sicuramente Banditi
a Milano (1968) che continuerà negli
anni successivi con i film dai titoli evocativi come Milano violenta, Milano
odia: la polizia non può sparare, Milano calibro 9, Milano rovente, Milano trema:
la polizia vuole giustizia, Milano trema ancora: la giustizia ha le ore contate,
Milano: il clan dei calabresi, Milano... difendersi o morire.
Tutti ambientati come
avrete già capito a Milano.
Il film poliziottesco è
strettamente imparentato con il film di
genere poliziesco da cui però si distingue per tre caratteristiche principali.
Sistema per determinare il numero delle caratteristiche principali dei poliziotteschi |
Il protagonista principale di un classico film poliziottesco è il Commissario di polizia intransigente, spesso violento e immerso in una realtà urbana degradata.
Set di un film poliziottesco o favela sudamericana? |
Il ruolo del Commissario è
chiaramente ispirato dagli omologhi statunitensi delle pellicole di quegli
anni: Serpico (Al Pacino), Ispettore
Callaghan (Clint Eastwood), il poliziotto "Popeye" (Gene Hackman) ne Il
braccio violento della legge.
Indimenticabili figure di questo
tipo in Italia sono il Commissario Betti e l’ancora più cinico e spietato Commissario
Tanzi (Il cinico, l'infame, il
violento), entrambi interpretati dall’atletico e invincibile Maurizio
Merli.
Maurizio Merli come si evince da questa foto aveva un fisico muscoloso e uno sguardo dolce e rassicurante |
Il Commissario, eroe tutto d’un
pezzo, deve affrontare due irriducibili avversari.
Sistema usato per determinare il numero degli avversari del Commissario d'acciaio |
Il primo è il Crimine in persona rappresentato, nella fosca Italia degli anni di piombo, da criminalità organizzata, traffico d'armi, prostituzione, spaccio di droga, sequestri di persona e interpretato da personaggi dall’imbarazzante crudeltà e dai nomi furiosi come Il Gobbo o Er Cinese. Il Commissario nel combatterli non esita ovviamente a utilizzare gli stessi metodi dei suoi avversari.
Il Gobbo, grande tifoso del Milan, in uno dei suoi rari momenti di serenità interiore |
Il secondo antagonista non meno
temibile del Nostro è l’Odierno Sistema Giudiziario che in combutta con lo
sciocco Garantismo e il Legalismo, viene impersonato dagli inetti superiori del Commissario che con la loro esasperante ottusità
burocratica passano il tempo a ostacolare
le nobili imprese dell’inflessibile tutore della Vera Giustizia.
Imprese che comprendono (terza
caratteristica distintiva del poliziottesco) spericolati inseguimenti automobilistici
corredati da incidenti e acrobazie improbabili che si concludono immancabilmente
con l’arresto o la morte dei fuggitivi.
Missione compiuta: criminale arrestato e auto distrutta |
Nella prossima puntata continueremo il nostro viaggio alla scoperta della Milano più cinematografica.
Fino a quel momento cari uomini del Colorado vi saluto e me ne vado.
Grand Canyon, Colorado |
Ps. Intanto vi lascio degli assaggi di film poliziotteschi....
Grazie mille per questo simpatico e gradito cadeau. Una puntata preziosa con informazioni curate e puntuali. Non ci resta che aspettare la prossima 😎
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