ISOLE BORROMEE: LE REGOLE PER UNA GITA FUORI PORTA PERFETTA.
Seconda puntata
Oggi continueremo il nostro viaggio alla scoperta delle isole borromee.
Come nel romanzo dei Tre
moschettieri (il cui protagonista in
realtà è il quarto, D’Artagnan) così anch’io parlerò delle tre isole che fanno
parte dell’arcipelago delle isole borromee nonostante esse siano in realtà quattro.
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Alexander Dumas, autore dei Tre moshettieri. Il giorno in cui a scuola la maestra insegnò a contare fino a quattro lui purtroppo era assente |
Tralascerò di descrivere infatti
il cosiddetto Scoglio della Malghera a metà strada tra Isola Bella e Isola dei Pescatori, disabitato, chiamato anche Isolotto degli Innamorati.
I motivi sono vari. Non l’ho visitato di
persona, non è sulla rotta di nessuna compagnia di navigazione, dall'aspetto il Nostro è più Scoglio
che non un Isolotto e da ultimo ma non per ultimo io sono single
per cui non mi sento personalmente coinvolto.
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Lo scoglio di Malghera, ovvero Isolotto degli Innamorati |
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Da non confondere con l'ameno porto di Marghera |
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Lo Scoglio della Malghera non compare in nessuna carta nautica di nessuna compagnia di navigazione principale. Acque probabilmente infestate dai pirati. |
TAPPA 1. ISOLA MADRE
La prima tappa è l’isola Madre, la più lontana da Stresa
nonché la più grande.
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Palazzo Borromeo sull'isola Madre. Il palazzo è in evidente stato d'abbandono tanto da essere assediato dai rovi e dalle erbacce |
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La scala dei morti è una delle attrazioni più celebri dell'Isola madre. Qui la si può ammirare con il glicine nel suo periodo di non fioritura. |
L’ isola ospita, come direbbe l’autore di una pagina Wikipedia,
tre monumenti e luoghi di interesse.
1. Palazzo
Borromeo. Edificato nel Cinquecento con il contributo di Pellegrino Tibaldi (lo
stesso architetto che fra le altre cose ideò il disegno della pavimentazione
del Duomo di Milano) è allestito con arredi provenienti da varie dimore della
famiglia Borromeo ricostruendo lo stile di vita del XVI e XVII secolo.
Un’intera sezione viene dedicata ai teatrini delle marionette e dei burattini di casa Borromeo.![]() | |||||||||||||||
Pavimento del Duomo di Milano disegnato da Pellegrino Tibaldi. Il Duomo poggia sulle basi del suo lavoro |
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Mangiafuoco era noto per essere burattini friendly |
2. Cappella gentilizia del 1858 della famiglia Borromeo
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Negozietto di souvenir, ex cappella gentilizia del 1858 |
3. Giardino all’inglese. Adibita inizialmente a frutteto negli anni 1825-1826 l’isola fu convertita in giardino romantico all’inglese che attualmente copre un’estensione di circa 8 ettari.
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Esemplare di fagiano dorato che popola l'isola Madre che si pavoneggia |
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Nemmeno lo zio Tobia nella sua fattoria può vantare volatili più belli. Questo in foto è il suo gallo più bello |
TAPPA 2. ISOLA PESCATORI
L'isola
dei Pescatori è l'unica dell'arcipelago delle isole borromee ad essere
stabilmente abitata.
L’attività principale degli abitanti è (come avranno
capito i più perspicaci fra di voi) il turismo. Non la pesca…
Essa ospita un piccolo borgo, con un dedalo di
viuzze, il lungolago e una chiesetta dedicata a San Vittore.
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Sfarzosi yacht ormeggiati nel porto isolano |
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Austera ma ordinata facciata di una casa sul lungolago dell'isola dei Pescatori |
Sigla di Super Quark.
Il nome di Vittore ora
evoca ai più solamente il noto carcere metropolitano. In realtà Vittore era un
soldato romano martirizzato nel 303 a Lodi. Ambrogio, vescovo di Milano, ne
promosse il culto tanto che sono assai numerose le chiese e i luoghi sacri a
lui dedicati, a tal punto che la loro presenza viene considerata una prova di appartenenza
di un territorio alla diocesi di Milano (Ubi Victor, ibi ambrosiana ecclesia).
Solo a Milano si possono contare: il sacello di san Vittore in Ciel d'Oro, la chiesa
di San Vittore al Corpo, le scomparse chiese di San Vittore al Carcere, San
Vittore al Teatro e di San Vittore al Pozzo. Le spoglie subito dopo il martirio furono paternalmente
raccolte dal vescovo Materno.
Fine sigla di Super Quark. Vade retro Alberto Angela.
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Gli Angela, famigerata banda di incalliti criminali e perturbatori della quiete pubblica, ritratti nella loro cella d'isolamento del carcere di San Vittore |
Varie sono le festività che animano questa
piccola comunità di circa 50 anime. A Ferragosto una statua di Maria Assunta viene
portata in processione dalle barche tutto intorno all’isola.
A Carnevale, ci informa una guida turistica
locale, si organizza un banchetto “ove gli isolani si riuniscono per mangiare
un'ottima polenta e bere un buon bicchiere di vino”. Incredibilmente originale
Sempre a Ferragosto “si disputa, inoltre, il
tradizionale torneo di bocce”. Commovente.
Non crederete alle vostre orecchie, ma sull’isola
viene festeggiato ogni 25 dicembre il Natale e ogni 31 dicembre il Capodanno.
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Così viene festeggiato il Natale sull'isola, come in un quadro di Brueghel |
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A Capodanno invece i festeggiamenti sono decisamente più sobri |
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